Le quattro sberle rifilate al Santarcangelo rassicurano che il Cesena sceso in campo non è nato per vincere il campionato dei dilettanti. Dopo la debordante vittoria sul Francavilla arriva sulle ali di un super Ricciardo un successo da favola. I cugini della porta accanto sono letteralmente impauriti dall’attaccante bianconero che dopo la sua prima tripletta si prende addirittura e giustamente gli applausi di tutto lo stadio, in modo particolare per quella rovesciata che ha lasciato stupito anche se stesso visto che realizzazioni del genere si vedono solo in Champions League.
I bianconeri non hanno mai destato preoccupazioni e anche nella ripresa sono stati in grado di controllare il triplice vantaggio amministrando in modo corretto la trama del gioco senza concedere nulla ai padroni di casa. Anzi le accelerazioni sulla fascia siinistra hanno consentito a Capellini subentrato proprio al ragazzo di giornata, di calare il poker umiliando di fatto al Mazzola chi pensava di dettar legge visto che i punti in classifica erano identici e probabilmente nessuno avrebbe pensato che gli equilibri tattici pendessero solo a favore del cavalluccio.
Questa vittoria fa capire che il Cesena è tra le prime tre candidate per un posto solitario al sole, mercoledì sera come negli anni della guerra arriva il Forlì al Dino Manuzzi, non ci saranno sugli spalti il Conte Rognoni, Pantani, Piraccini, ma il ricordo dei tre fondatori di un Cesena fondato sulle buone idee non deve essere l’amo per preseravare la storia gettata nel nuovo futuro.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Rega